Concordo sull'importanza, e direi inevitabilità, di poter contare su entrate pubblicitarie per l'equilibrio economico del giornale. Sotto l'aspetto, diciamo "etico", a mio parere per l'autonomia del giornale è molto meglio avere una molteplicità di inserzionisti, a cui tu come giornale fornisci un servizio, piuttosto che dover contare ad esempio su un contributo del Comune, che inevitabilmente si sentirà legittimato ad "avere voce" nella linea editoriale del giornale.geppo ha scritto:Mi sembra evidente il peso fondamentale, direi indispensabile, delle entrate pubblicitarie per garantire la possibilità di sopravvivenza dei nostri giornali.
Qualche settimana fa, nella discussione relativa al CENSIMENTO GIORNALI, Baldo dava notizia del ritorno alle pubblicazioni del giornale L'Ape, della Pro Loco di Mortegliano. Allegato c'era l'editoriale del Presidente della Pro Loco, che nello spiegare la vicenda della precedente sospensione delle pubblicazioni, spiegava è venuto meno il sostegno della Regione prima e del Comune poi e non potendo contare su entrate di tipo pubblicitario stante la divulgazione a carattere locale del giornale ...
Sinceramente non capisco l'affermazione: anzi, proprio la caratteristica di giornale locale consente di avvicinare più facilmente operatori economici locali, interessati a una pubblicità mirata a lettori del posto.
Voi che ne pensate?
Fra i tanti giornali e giornalini di pro loco che sto vedendo in questi mesi, l'unico che mi ricordo esplicitamente dichiara di non fare pubblicità e di contare solo sugli abbonamenti dei lettori è Il Paese di Magliano Alfieri (CN). Scelta che ovviamente rispetto, ma penso per loro sia veramente dura ...
Aspetto altre opinioni sull'argomento.