La copertina dell’ultimo numero de Il Tornado, quindicinale di attualità dei comuni di Alano di Piave, Quero Vas e Segusino, introduce all’inserto centrale di 4 pagine dedicato alla Cartiera di Vas e alla sua nuova rinata vita. L’inizio attività dell’attività cartaria nel piccolo centro montano bellunese risale, si dice, alla prima metà del 500. L’attuale corpo di fabbrica (vedi foto) fu insediato nei primi decenni del 600, per iniziativa imprenditoriale della nobile famiglia Gradenigo. La scelta del sito era legata alla presenza del torrente, che garantiva acqua limpida indispensabile per la produzione di carta di qualità. La cartiera di Vas fu per parecchi secoli una delle più importanti del Nord Italia, con prodotti esportati in tutto il Mediterraneo. Nell’immagine di copertina una delle filigrane utilizzate dalla cartiera per “marcare” la propria produzione.
L’attività produttiva cessò sul finire degli anni 60 del secolo scorso. A febbraio 2017 , grazie alla collaborazione fra l’associazione locale LaCharta e una giovane azienda artigiana bresciana, a Vas si è ripreso a far carta. Carta artigianale, fatta a mano, inizialmente per scopi dimostrativi e didattici, ma ora anche con la prospettiva di reintrodurre come materia prima la fibra di canapa, soluzione di filiera altamente ecologica e sostenibile.