“Al pais d’Lu” si espande

Bella mossa per la giovane redazione del giornale monferrino, rinforzata da nuovi arrivi, dopo la crisi dell’anno scorso seguita alle dimissioni della precedente Direzione. Rinfrancati dal successo del numero doppio di aprile-maggio (uscito a 24 pagine anzichè 16), “Al Pais d’Lu” nel numero di giugno presenta un’altra positiva novità: l’allargamento della zona di copertura del giornale al confinante paese di Mirabello. Si tratta della prima espansione verso la piana casalese, dato che la testata, nata a Lu nel 1976, già da anni è presente nei vicini borghi collinari di Cuccaro e Fubine. Nel numero di giugno 3 delle 16 pagine sono dedicate quindi a Mirabello.

Rinnovati auguri e complimenti da parte di Gepli.

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A Lu, in redazione largo ai giovani

In redazione largo ai giovani, questo uno dei titoli di copertina del numero di dicembre del glorioso mensile pubblicato dal 1976 nel paese di Lu Monferrato, e diffuso anche nei vicini borghi di Cuccaro e Fubine.

“Il Natale in redazione è arrivato con qualche settimana di anticipo; martedi 3 dicembre infatti abbiamo ricevuto il dono più prezioso ed inaspettato … nuovi giovani collaboratori sono entrati a far parte della redazione dando così la possibilità al giornale di andare avanti anche nel 2020! ” così scrive poi l’articolo al’interno. Sembra quindi al momento risolta la crisi che ha lasciato i numerosi estimatori del giornale in ansia per la continuità dello stesso. Crisi avviata a cavallo dell’estate scorsa, a seguito delle dimissioni di Valeria Verri, direttore del giornale, il cui nominativo peraltro al momento continua a figurare nel colophon della testata.

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Premi a confronto

Panorama di Pinerolo (TO)

Ad accomunare le due associazioni Pro Loco di Caselle e di Pinerolo, oltre ai due giornali Cose Nostre e il nuovo nato Il Megafono, c’è un’altra iniziativa. Quella del premio annuale a concittadini o associazioni meritevoli.

Nel caso di Pinerolo, il premio si chiama Pinarolium e viene assegnato da molto più tempo del Casellese dell’Anno.

“Pinarolium” fu infatti istituito nel 1972. Il suo Albo d’Oro annovera eroi della Resistenza, pittori, scultori, musicisti, magistrati, politici, editori, musei, associazioni di volontariato, storici, sportivi, vescovi, scienziati, ricercatori, fotografi, eccetera. Centinaia di soggetti, singoli individui o associazioni. Citiamo gli ultimi a ricevere questo riconoscimento, che a Pinerolo, a differenza di Caselle, può essere assegnato a più soggetti. Il Pinarolium 2018, conferito con cerimonia tenutasi il 1 giugno 2019, ha visto così premiati l’eclettico artista Osvaldo Malvizzati, l’atleta pallavolista Maurizia Borri e l’Associazione Italia Nostra – sezione pinerolese “Ettore Serafino”.

Per chiudere, un’altra curiosità. Fra i giornali di Pro Loco facenti parte della comunità GEPLI, altri tre hanno questa consuetudine di premiare annualmente chi si è distinto nella comunità:

– a Lu Monferrato, con “Il Luese dell’anno”, assegnato a gennaio quando cade la festa del patrono San Valerio;

– a Magenta (MI), viene assegnato il San Martino d’Oro;

– infine, a Mortegliano (UD), il Sigillo d’Oro di San Paolo.

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Cari lettori …

La continuità nelle pubblicazioni, per le testate nate in una Pro Loco, non è mai una cosa scontata. Specie per problemi economici, vista l’assenza di finanziamenti o sponde politiche.

In qualche post precedente abbiamo già dato notizia delle vicende del mensile di Lu Monferrato, che esce dal 1976, e che ora è in difficoltà.

Ecco un estratto dall’editoriale dell’ultimo numero.

Cari lettori,
eccoci qui e prendere in carico l’impegno di portare il giornale al numero di Dicembre 2019, sperando poi che l’importanza e il valore de Al Pais d’Lu, animi il cuore e la volontà di altri per continuare a farlo vivere nel 2020 e oltre.
Il giornale è molto più di una semplice pubblicazione mensile, di 16 pagine a colori o di un file on-line; Al Pais d’Lu è un riferimento, un punto fermo, una voce che ha raccontato per 40 anni la storia,
la vita, le beghe, l’evoluzione e l’involuzione delle nostre comunità.
Mi piace una definizione che un amico mi ha scritto durante questi ultimi mesi […] cito testualmente: “Attraverso il giornale riusciamo a regalare un cicinin di eternità alle persone che abbiamo amato”[…]

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A.A.A. Cercasi direttore

A.A.A. Cercasi direttore disperatamente, così titola l’editoriale di Valeria Verri, direttore “uscente” della gloriosa testata di Lu Monferrato, nell’ultimo numero di luglio. Dimissioni, per motivi di famiglia ed impegni di lavoro milanesi, dopo quattro anni passati al timone del giornale.

Scrive Valeria: “Confido che fra Lu e Cuccaro si formerà una nuova squadra di giovani che prenderanno in mano le redini del giornale. Al Pais d’Lu lo leggevano mia nonna, le mie zie, mio padre durante i suoi anni brasiliani, lo legge mia madre che nemmeno è di Lu, lo leggono in Canada, in Argentina, negli Stati Uniti. Insomma è una ricchezza che va salvaguardata. Io ho fatto volentieri da vestale, tenendo il fuoco acceso in questi quattro anni, adesso è il tempo di passare la mano”.

Che succederà adesso? Vedremo nel numero di settembre, che riteniamo sarà firmato da Massimo Brusasco, condirettore responsabile della testata luese.

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