Concluso il Quinto Incontro annuale GEPLI

Nel weekend scorso si è svolta la quinta edizione dell’ incontro annuale dei giornali pro loco.

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Erano presenti a questa edizione, con propri delegati, i seguenti giornali:

  • Paese Mio di Unpli Piemonte
  • Cose Nostre di Caselle Torinese
  • El Peagno di Sanguinetto
  • L’Ape di Mortegliano
  • La Serra di Coreno Ausonio
  • S@ntomero di Sant’Omero
  • Il Foglio di Palma Campania (giornale ospitante)
  • A20 di Arzano
  • La Sorgente di Caposele
  • Agora’ di Lauro
  • Confronto di Cancello Scalo
  • Pro Loco Puglia di Unpli Puglia e Basilicata
  • Il Rubastino di Ruvo di Puglia
  • Locus Andre di Andria
  • 39esimo Parallelo di Tiggiano
  • Artemisia News di Castroreale
  • Arcobaleno d’Italia di Unpli nazionale

Hanno inviato graditi contributi scritti e/o messaggi di saluto la Barrozza di Ruscio, Pro Loco Bellunesi e la Pro Loco di Torino.

Molti altri giornali, non citati qui, erano presenti alla mostra allestita nei giorni precedenti nella Biblioteca comunale, e poi spostata, il giorno del convegno, in una delle Basiliche paleocristiana di Cimitile, che sono state la prestigiosa sede dell’evento.

Basiliche paleocristiane di cimitile

Sempre in tema di partecipazione, da parte GEPLI si ringraziano, per il contributo all’ottima riuscita della manifestazione:

  • le amministrazioni comunali di Palma Campania e Cimitile, rappresentate dai due sindaci Vincenzo Carbone e Francesco di Palma che si sono trattenuti per tutta la mattinata dei lavori;
  • il presidente nazionale UNPLI Claudio Nardocci, che ha chiuso i lavori della mattinata, e il presidente di UNPLI Campania Mario Perrotti, che ha chiuso quelli del pomeriggio;
  • i giornalisti moderatori Angelo Amato De Serpis e Nello Simonetti
  • i contributi del mondo accademico e della cultura del professor Gabriele Di Francesco e del filosofo Luigi Simonetti;
  • la Pro Loco di Palma Campania, col suo presidente Antonio Ferrara, fulcro dell’organizzazione dell’incontro;
  • le Pro Loco di Cimitile, Nola Città d’Arte, Pompei e Somma Vesuviana, che hanno cooperato con quella di Palma Campania.

Un arrivederci all’edizione 2017, che si terrà in Sicilia, a Castroreale (Me).

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La Pro Loco delle basiliche.

 

La Pro Loco di Cimitile si autodefinisce, giustamente, la Pro Loco delle Basiliche Paleocristiane, in quanto ospita nel suo territorio tale prestigioso complesso.

Facciamo gli auguri alla Pro Loco di Cimitile, dato che festeggia quest’anno il suo trentesimo compleanno. La ringraziamo inoltre per aver inserito l’incontro GEPLI, in programma fra breve, nel cartellone del Maggio Cimitilese.

maggio cimitilese 2

 

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Cimitile e il mistero della Maddalena incoronata

Basiliche paleocristiane di cimitile

A proposito del luogo ove si svolgerà, sabato 4 giugno, la parte convegnistica del 5° Incontro dei Giornali Pro Loco.

Il complesso di Cimitile è uno dei più fulgidi esempi d’arte paleocristiana in Europa e sorge sui resti di un’importante necropoli romana, del II e III sec a.C. Esso comprende sette edifici di culto arricchiti da preziosi mosaici, decorazioni ed affreschi, fra cui, nell’edificio più antico, del II secolo d.C., una Maddalena Incoronata che ci fa pensare alle recenti polemiche scatenate dal fortunato romanzo di Dan Brown Il Codice da Vinci. La Maddalena è rappresentata in abito regale, con una vistosa corona sulla testa e regge fra le mani un vaso chiuso (l’olio dell’unzione che precedette l’ultima cena?). Nella parete vicina sono ben visibili anche due Croci di Malta, simbolo dei Cavalieri Templari.

La Maddalena Incoronata di Cimitile

Tornando alla storia di questo straordinario e poco conosciuto complesso, che qualcuno ha definito la Pompei della cristianità, la trasformazione di Cimitile da necropoli pagana a santuario cristiano avvenne in seguito all’edificazione della tomba di San Felice all’interno della necropoli. Il periodo d’oro del santuario si ebbe solo grazie agli sforzi di un prestigioso esponente della classe senatoria romana, divenuto in seguito San Paolino, che lo rese uno dei principali centri della cristianità. Paolino, devotissimo a San Felice, decise di dedicare la propria vita e le proprie risorse alla glorificazione del santo, facendo restaurare gli edifici preesistenti e costruire una nuova basilica ed alloggi per i pellegrini. Da allora, nel corso dei secoli, il santuario continuò ad attirare fedeli da ogni parte del mondo; persino Papa Giovanni Paolo II volle visitarlo, in occasione del Giubileo del 2000.

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Incontro 2016 dei giornali

Aggiornamenti per quanto riguarda data e luoghi della manifestazione.
Cominciamo dalle date: il fine settimana scelto è quello del 4-5 giugno 2016.
Un’importante anticipazione anche per quanto riguarda il sito che ospiterà, nella giornata di sabato 4 giugno*, il convegno dei giornali: il comitato organizzatore ha ottenuto la disponibilità del prestigioso complesso delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, a pochi chilometri da Nola e Palma Campania.

* In una precedente versione di questo post era indicata la data dell’11 giugno: purtroppo quella data è diventata non più disponibile per noi per via delle esigenze delle riprese televisive del Premio Cimitile, un prestigioso premio letterario le cui date definitive si sono sovrapposte alle nostre. Ci scusiamo per l’inconveniente.

Basilica-San-Felice-Cimitile-ph-Gianfranco-AdduciIl complesso di Cimitile è uno dei più fulgidi esempi d’arte paleocristiana in Europa e sorge sui resti di un’importante necropoli romana, del II e III sec a.C.: comprende sette edifici di culto arricchiti da preziosi mosaici, decorazioni ed affreschi, fra cui una Maddalena Incoronata che ci ricorda le recenti polemiche scatenate dal fortunato romanzo di Dan Brown Il Codice da Vinci. La trasformazione da necropoli pagana a santuario cristiano avvenne in seguito all’edificazione della tomba di San Felice all’interno della necropoli. Il periodo d’oro del santuario si ebbe solo grazie agli sforzi di un prestigioso esponente della classe senatoria romana, divenuto in seguito San Paolino, che lo rese uno dei principali centri della cristianità. Paolino, devotissimo a San Felice, decise di dedicare la propria vita e le proprie risorse alla glorificazione del santo, facendo restaurare gli edifici preesistenti e costruire una nuova basilica ed alloggi per i pellegrini. Da allora, nel corso dei secoli, il santuario continuò ad attirare fedeli da ogni parte del mondo; persino Papa Giovanni Paolo II volle visitarlo, in occasione del Giubileo del 2000.

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