Covid-19 e i nostri giornali: Malo74

Dall’editoriale del numero di marzo/aprile del bimestrale della Pro Malo:

Con il 2020, abbiamo festeggiato i 45 anni di “Malo 74” e abbiamo dato inizio alla 96° edizione del Carnevale di Malo. Fortunatamente siamo riusciti a debuttare con la prima sfilata, che ci ha consentito di ammirare l’impegno dei nostri maestri carristi, ma poi il “virus maledetto”così soprannominato da molti maladensi alla notizia della sospensione delle sfilate, ci ha costretti a interrompere tutte le manifestazioni e le varie riunioni, compresa l’assemblea annuale dei soci per la votazione del bilancio della Pro Loco.

Il virus, oltre a strapparci l’allegria e il Carnevale, ci ha costretto a un cambio di vita e ad assistere impotenti a una terribile pandemia, che ha colpito l’intero pianeta, seminando tristezza e in alcune occasioni lacrime di dolore.

Non sappiamo ancora quando potremo tornare nel nostro ufficio, che tanto ci manca! Ci mancate voi cari lettori, la vitalità del centro storico di Malo, ci mancano le vostre domande continue. In poche e semplici parole ci manca tutto.

In conclusione, ci auguriamo di incontrarci presto, quando questo triste momento sarà solo un ricordo. Torneremo più allegri e più vogliosi di riempire le piazze e di illuminare la nostra Malo.

Aida Abennay, vicepresidente della Pro Malo

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Partito il Carnevale di Malo

Il logo della Pro Malo con la maschera del Carrnevale

E’ partito ieri il Carnevale di Malo. Il primo cittadino della località vicentina ha consegnato ieri , come da tradizione, le chiavi della Città al Ciac, la maschera simbolo del Carnevale.

Entra così nel vivo uno dei carnevali storici del Veneto, che giunge quest’anno alla edizione numero 95.
Le sfilate dei carri, che costituiscono i momenti clou della manifestazione, sono in programma domenica 24 febbraio, domenica 3 marzo, e quindi il gran finale col Martedì Grasso del 5 marzo.
Nella foto la sfilata in una delle scorse edizioni.

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Carnevale, ragionando sulla crisi

Siamo a marzo. Le manifestazioni di Carnevale sono terminate. Talvolta con buon successo di pubblico, da altre parti no.
Malo, provincia di Vicenza, è cittadina ove il Carnevale, fatto con le sfilate dei carri, ha una grande tradizione, tant’è che l’edizione di quest’anno era la numero 94. Ma c’è qualcosa che non va.
Denis Zordan, della Pro Loco di Malo, ci ragiona su, in un articolo dal titolo “Carnevale, che fare?” sull’ultimo numero di Malo 74.
Riprendiamo una parte dell’articolo, che contiene ragionamenti applicabili a realtà di altre Pro Loco.
“Sarà pure un paradosso, ma mentre negli ultimi 20-25 anni i carnevali dei paesi del Vicentino sono piano piano cresciuti, Malo si è arenata e pare in qualche modo il Grande Malato della zona. … C’entra la concorrenza con altre forme di divertimento? Probabile, e non si può stupirsi più di tanto se invece che andare tre o quattro mesi in un capannone al freddo ogni sera, un giovane (o un diversamente giovane) decide di guardare la tv e i canali a pagamento, stare su Facebook o su una chat, giocare alla Playstation, eccetera. La moltiplicazione dell’offerta di intrattenimento ha avuto sicuramente effetto su una tradizione come quella carnevalesca, non si può far finta di ignorarlo. Ma se ogni anno ci limitiamo a dare la colpa della crisi alla Pro Malo – anch’essa ormai all’osso per il ricambio di personale – o a lagnarci che la kermesse sta morendo e non deve finire, questi nodi non li scioglieremo in alcun modo. Vogliamo che il Carnevale non muoia? Occorre che si ritorni a remare tutti assieme nella stessa direzione, e a farlo in tanti soprattutto. Sarò brusco, ma credo che non sia più il tempo di nobili retoriche sulle tradizioni. Una tradizione che non si sente più è vecchiume, punto e basta. Quello che va ritrovato è l’amore per essa, con le motivazioni che ce l’hanno fatta amare.”

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Carnevale anche a Cameri

In precedenti post avevamo ricordato due importanti Carnevali che interessano località ove sono presenti giornali seguiti da Gepli: Palma Campania per il Sud e Malo per il NordEst.
Completiamo, a NordOvest, con il Carnevale di Cameri (Novara). Qui la festa quest’anno, organizzata da Pro Loco in collaborazione con amministrazione comunale e altre associazioni del territorio, è in programma domenica 11 febbraio.
Ecco la locandina:

Qui sotto un’immagine dell’edizione dello scorso anno. Sul palco le maschere di Cameri, il Pédar e la Majòt.

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“Lavori in corso” anche per Malo 74

Ne dà notizia l’editoriale, a firma di Denis Zordan, sul primo numero dell’anno del bimestrale Malo 74, edito dalla Pro Malo.

“Malo 74 è un serbatoio di memorie e un ponte gettato sul futuro di questa comunità: il sismografo di un cambiamento in atto, talvolta lento, talvolta accelerato e febbrile ”

Viene poi preannunciato, a breve, un ammodernamento del sito internet del giornale, con la probabile possibilità di fruire dello stesso, sempre in forma di abbonamento, anche nel formato elettronico; una possibilità che ne allargherebbe la fruizione, specie per i maladensi sparsi ai quattro angoli del globo.

L’associazione Pro Malo, lo ricordiamo per i non vicentini, è soprattutto nota per l’organizzazione di un Carnevale fra i più affermati nel Veneto.

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Il Carneval Morto

Preggio è una frazione del comune di Umbertide, in provincia di Perugia.

Ogni anno a Preggio, la sera di Carnevale, viene rappresentata la recita del Carneval morto.
Questa è una vecchia rappresentazione della morte del carnevale che si svolgeva nelle vie del paese, portando in processione il Carnevale morente e recitando un rosario, con tanto di prete, sacrestano, becchino, sindaco, carabiniere, dottore e infermiere e tante maschere al seguito.
Il rosario recitato oggi, come quello di un tempo, prende spunto in maniera ironica da situazioni ed avvenimenti del paese e dei suoi abitanti. La compagnia teatrale è formata da paesani volonterosi e da tutte quelle persone che, in processione, vogliono partecipare.

Carnevale-Morto-2017

 

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