Per la prima volta quest'anno, a fianco dell'utilizzo del dialetto piemontese, una parte di poesie e canzoni utilizzavano altre parlate, dal siciliano al veneto, dal romanesco al napoletano. Commovente ad esempio ascoltare "la livella" di Totò prima in versione originale, declamata da Vittorio Mosca, e poi in dialetto piemontese.geppo ha scritto:A cura del Circolo Culturale “La Forgia” di Caselle Torinese, stasera, mercoledì 16 dicembre, a partire dalle 21, presso la sala Fratelli Cervi (via Mazzini 60), ci sarà la Vijà.
Che cos'è? E' una serata, che si tiene da diversi anni a Caselle in questo periodo dell'anno, rivolta a far rivivere l’antica “Vijà piemonteisa”.
“La Vijà” dava la possibilità ai contadini e alle loro famiglie di trascorrere le ore della sera nelle stalle, luoghi al tempo caldi e riparati, conversando, cantando e pregando. Le Vijà, che riunivano grandi e piccini, iniziavano nel periodo invernale, intorno alle feste di Ognissanti, per terminare a marzo.
Anima la serata il gruppo le “Vos Grise”, un gruppo di amici che da metà degli anni ’90 si ritrovano a Torino in una tipica "piola", per stare insieme e cantare in allegria e in amicizia.
L’ingresso della serata è libero.
Una maniera per avere, come in un mosaico, un quadro più ricco delle nostre tradizioni.
Nella foto un momento della serata.