LA PRO LOCO E' COME UN CERBERO ....

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baldo
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Re: LA PRO LOCO E' COME UN CERBERO ....

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Antonino La Spina, presidente di UNPLI Sicilia, ha ufficializzato nell’ultima riunione dei presidenti regionali la sua candidatura, nella corsa per il prossimo rinnovo del vertice nazionale dell’organizzazione. La candidatura ha il sostegno, oltre che di UNPLI Sicilia, anche delle seguenti altre regioni: Basilicata, Calabria, Molise e Piemonte.

Nell’annunciare la sua discesa in campo, Nino La Spina l’ha così commentata: Una decisione assunta dopo tanti anni di intenso lavoro per la crescita delle Pro Loco siciliane e di impegno nel Consiglio Nazionale, all’interno del quale ritengo di avere svolto un’azione propositiva e soprattutto di equilibrio tra le varie “anime”. Un passo che scaturisce anche dalla consapevolezza di conoscere a fondo tutti gli aspetti della vita delle Pro Loco e dell’UNPLI. La nuova classe dirigente che andrà a governare l’UNPLI dovrà consolidare definitivamente le tante conquiste che nel ventennio di guida di Claudio Nardocci si sono realizzate e nel contempo puntare ad altrettanti ambiziosi obiettivi.

Ricordiamo che l’Assemblea Nazionale Elettiva UNPLI è in programma a Roma il 5 e 6 novembre prossimi.
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baldo
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Re: LA PRO LOCO E' COME UN CERBER

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Sempre a proposito della "fatica" nel riuscire a coinvolgere gli altri, ecco una nota che abbiamo ripreso dal sito della Pro Loco di Marano Valpolicella, editrice del bollettino La finestra.
La Pro Loco di Marano Valpolicella festeggerà fra qualche mese i 15 anni di vita: sono stati 15 anni pieni, di idee, di iniziative, di appuntamenti sempre più affollati, di consenso crescente, tanto da farne una delle Pro Loco più attive e vivaci della Regione.
Eppure nel Consiglio Direttivo, che si riunisce un paio di volte al mese, sotto la guida dello storico presidente Dario Degani, per progettare, mettere a punto e realizzare ogni iniziativa e per valutare di volta in volta gli opportuni miglioramenti, si prova ogni tanto la sensazione di essere sempre gli stessi. La sede della Pro Loco, Villa Luigia a San Rocco, è accogliente, l’atmosfera cordialissima, quasi famigliare: si sente il profumo di caffè fin dal pianterreno e a volte qualcuno porta il dolce o la correzione, ma spesso ci si ritrova a riflettere su come fare a raccogliere non tanto gli iscritti a qualsiasi proposta, ma gente che abbia voglia di partecipare all’organizzazione, alle decisioni, che voglia vivere questa esperienza non da consumatore, ma da collaboratore o promotore.
Le cose da fare sono mille: partecipare al Direttivo, seguire e migliorare la comunicazione, anche attraverso il proprio personale tam tam, dare una mano all’approntamento delle manifestazioni.
Quello che si chiede non è un impegno scritto, ma semplicemente una qualche forma (via mail, social network, dialogo diretto con gli attuali rappresentanti Pro Loco conosciuti) di disponibilità anche solo a conoscere, a seguire più da vicino. Ognuno è portatore di esperienze e competenze, magari mai o poco sfruttate, che possono essere utili, non solo sul piano pratico
(il che è comunque sempre importante, perché in Pro Loco non c’è chi pensa e decide e chi fa: tutto funziona grazie a tutti), ma anche per diffondere e accrescere la soddisfazione di chi ha dedicato tempo e fatica per il benessere di tutta la comunità.
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baldo
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A proposito della "fatica" di proporre, in ambito Pro Loco, nuove iniziative, e della difficolta a farle accettare nella proprià comunità, proponiamo l'articolo tratto dalla newsletter della Pro Ruscio, con relativa riflessione finale:

Sotto la guida esperta del Prof. Dino Renato Nardelli e dei tutor dell'Isuc, si e' svolta a Ruscio. lo scorso 29 maggio, un'altra edizione dei Laboratori Didattici dal titolo "Neri di polvere di lignite".
Conoscendo piu' da vicino gli studenti della Scuola Media di Monteleone, guidati dalla Prof.ssa Chiara Lorenzini, abbiamo potuto notare un certo interesse all'approfondimento della storia locale, spesso, a dire la verita', completamente sconosciuta (chi avrebbe mai pensato che Ruscio potesse diventare meta di una gita scolastica?!).
Cio'vale anche per la storia della Miniera, specialmente nel periodo nel quale fu asservita quale Campo di Prigionia.
Una riflessione personale, al di la' del successo della iniziativa della Pro Ruscio: sembra che Ruscio abbia subìto questa iniziativa, senza "accoglierla" come un momento positivo della nostra frazione, senza capirne l'importanza.
Il fatto che l'Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea, abbia voluto investire denaro e coinvolgere esperti studiosi, non solo per approfondire tale tematica storica, ma anche e soprattutto per realizzare un Laboratorio Didattico ci dimostra come, anche in una piccolissima realta' come la nostra, si possa (e si debba) cercare possibili vie di incremento culturale, sociale e, perche' no, anche economico.
Per questo un paese, grande o piccolo che sia, deve trovare al suo interno quella forza necessaria alla propria sopravvivenza e al miglioramento sociale.
L'invito della Pro Ruscio, rivolto a ragazzi e ragazze locali, di rivestire il ruolo di tutor di tali Laboratori Didattici, con un minimo impegno, ridotto a tre o quattro giorni l'anno, al massimo, debitamente formati dall'ISUC, mirava proprio a questo: consolidare sul territorio, su giovani residenti a Monteleone, Ruscio e Trivio, queste conoscenze.
L'idea ci sembra buona ( e molti consensi ha raccolto al di fuori del nostro territorio ... nessuno e' profeta in patria!!), purtroppo, al momento, nessuno si e' fatto avanti: ma vi aspettiamo!!
Il ruolo della Pro Ruscio e' quello di "facilitatore" e di "incubatore di idee e attivita'" (definizione mai come oggi di moda, ma comunque molto efficace ), e' fondamentale, poi, che altri (soci e non) prendano in mano responsabilmente le iniziative a loro piu' congeniali, per portarle ad una grado ulteriore di maturita' e per innestarvi ulteriori nuove idee e proposte. Siano esse culturali (Laboratorio Didattico, "La Barrozza"...), sportive (Luogo di sport 2015...) o di incremento delle strutture di Ruscio (Campetto, Parco, Asilo...)
La Pro Ruscio rappresenta una grande ricchezza per il paese perche' riesce a coinvolgere gratuitamente molte persone amiche, portatrici delle competenze piu' disparate: puo' essere un importante strumento a servizio della collettivita': un invito a tutti, residenti e non, amministrazioni pubbliche e organismi privati a "sfruttare" questo patrimonio (che molti paesi limitrofi ci invidiano) per il bene di Ruscio e dei rusciari.
Un invito ai piu' giovani, specialmente ai giovani residenti, a collaborare e a prendere parte attiva alla vita della pro loco, cittadini consapevoli si diventa anche cosi'.
Il Consiglio Direttivo della Associazione, nel mese di Agosto, verra' rieletto: proponete la vostra candidatura.
Il futuro di Ruscio (e dintorni) e' vostro.
E' il momento che lo costruiate!.

Il Segretario
Francesco Peroni
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baldo
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Riprendo , dal numero di aprile di Centopaesi, rivista della Federazione Trentina delle Pro Loco, il seguente articolo di Ivo Povinelli, direttore della Federazione:

Pro Loco e editoria. Perchè sostenere un certo tipo di pubblicazioni serve a tutto il mondo Pro Loco

di Ivo Povinelli
Ivo Povinelli direttore Federazione Trentina Pro Loco
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Ivo-Povinelli-disegno-2012-245x300.jpg (14.18 KiB) Visto 32221 volte
da Centopaesi #4 2014

In riferimento al post pubblicato ieri sulla pubblicazione “Le radici del proprio luogo”, che vede la Pro Loco di Darzo come protagonista di un saggio sociologico, la domanda è d’obbligo: perché tanto spazio all’ennesimo libro su una Pro Loco pubblicato dalla Pro loco stessa?

Perché questo non è un libro come gli altri, che sono tutti legittimi e ben accetti, questa è un’opera che mostra quali sono gli strumenti necessari a prendere in rassegna un fenomeno complesso come quello del volontariato turistico. Le Pro Loco sono ad oggi troppo poco studiate rispetto alla loro dimensione complessiva e se vogliamo lavorare con loro non possiamo basarci su una serie di blande considerazioni ma su delle ipotesi verificate. Stiamo parlando della differenza tra il ‘sentito dire’, i luoghi comuni e la conoscenza dei fenomeni. I primi sono veri di per sè e non hanno bisogno di verifica, invece la conoscenza ha bisogno di ipotesi che vanno sottoposte continuamente a verifica con strumenti appropriati: il lavoro di Andrea Petrella appartiene a questa seconda categoria, perché Petrella è uno scienziato sociale. Se le ipotesi trovano una verifica diventano la base per creare nuovi servizi e azioni di crescita e sviluppo del movimento, se le ipotesi non sono verificate non ha senso basarsi su queste per creare qualche cosa.

E’ difficile fare questo ragionamento, perché la nostra testa non funziona così. Noi tendiamo a dare per affidabili le nostre impressioni e questo a volte funziona e a volte no. Ad esempio potremmo parlare dello stereotipo dell’anzianità delle Pro Loco, che è smentito da alcune semplici indagini quantitative portate avanti dall’ufficio della Federazione: sappiate che da dati certi abbiamo verificato che le Pro Loco hanno compagini di volontari attivi mediamente molto più giovani della popolazione dei comuni nei quali operano. La verifica dell’ipotesi ha richiesto di utilizzare un metodo (fare un ipotesi: le pro loco coinvolgono persone di età più avanzata di quella dei residenti) e di scegliere una metodologia per verificarla (quali strumenti uso per raccogliere dati utili a verificare l’ipotesi): il risultato è stato controintuitivo, cioè inatteso e quasi ‘fastidioso’ per le nostre convinzioni, perché le Pro Loco sono risultate in media 15/20 anni più giovani della popolazione residente.

Prestate attenzione al fatto che il fenomeno sopra descritto può non essere vero nel vostro singolo caso: nel vostro paese la pro loco potrebbe essere effettivamente composta di persone più anziane della media. Questo dipende dal fatto che la Federazione fa ipotesi su tutto il mondo delle Pro Loco mentre ogni Pro Loco fa ipotesi sulla propria singola associazione. Alla Federazione rimane la conoscenza di un fenomeno che ha prospettive future perché ha persone giovani che ci lavorano, alla singola Pro Loco rimane un ragionamento da fare rispetto a sé stessa e al resto del mondo.
Purtroppo la conoscenza costruita attraverso la ricerca scientifica non è sempre facile da digerire perché sfida le nostre convinzioni, e le convinzioni non sono facili da modificare. Il libro di Andrea Petrella nasconde aspetti mai detti delle Pro Loco, a volte talmente scontati e sullo sfondo da diventare invisibili e scontati. In questo libro la fa da padrone l’impegno sociale e civile per il territorio e per il proprio paese da parte delle Pro Loco attive come quella di Darzo: se ci dovessimo abbandonare al senso comune odierno non riusciremo mai a vedere quanto ‘cittadini’ in senso buono sono le persone dentro alle Pro Loco, ma se ci affidiamo alla conoscenza che ha un metodo ed una metodologia si aprono mondi inattesi, ed è per questo che bisogna studiare di più le Pro Loco, perché dentro alla loro opera di volontariato si nascondono elementi utili a prefigurarsi il futuro di molte comunità trentine.
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Le Pro Loco si incontrano e si raccontano ...

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Il 5 novembre 2013 a Roma, presso l'Auditorium Istituto Augustinianum, in Via Paolo VI n. 25, si svolgerà l'incontro tra le Pro Loco italiane giunte a Roma per l'udienza papale del 6 novembre. "Le Pro Loco si incontrano e si raccontano", questo il titolo dell'evento, sarà un momento di informazione e di confronto fra tutte le Pro Loco d'Italia.

Per il programma di dettaglio si rinvia a:
http://www.unpliproloco.it/home/archivi ... ntano.html
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Lettore accanito
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Re: LA PRO LOCO E' COME UN CERBERO ....

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Lettore accanito ha scritto: Caro Baldo. Ho letto che nel documento si parla anche dei rapporti, non sempre idilliaci, fra Associazione Pro Loco e Comune. Ho trovato in rete questo articolo, del giornale siciliano La Gazzetta Ionica, che si pone lo stesso problema, in particolare di quando la Pro Loco, se non si allinea alle direttive del Sindaco, viene emarginata. Ve lo allego pertanto.
Buon anno nuovo a tutti.
A proposito di rapporti fra Comune e Pro Loco.
Leggo sull'editoriale di marzo de Il Punto, mensile di San Vito dei Normanni", intitolato "Caro sindaco ..." , che alla Pro Loco di San Vito è stato tolto da parte dell'Amministazione Comunale il piccolo contributo che veniva erogato per sostenere le iniziative culturali portate avanti dall'associazione. Ora è il giornale a farsi carico direttamente delle spese di gestione della Pro Loco, compresa la TARSU. Dato che ad altre associazioni il contributo non è stato tolto, secondo l'editoriale la decisione è effetto delle posizioni "non accomodanti" del giornale nei confronti dell'amministrazione comunale in carica.
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Lettore accanito
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Re: LA PRO LOCO E' COME UN CERBERO ....

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baldo ha scritto:La Federazione trentina delle Pro Loco ha pubblicato da poco i risultati di una ricerca condotta tramite interviste fra le sue 160 Pro Loco associate.
Il report finale dell'indagine si presta a supportare un dibattito, che vale non solo per la realtà del Trentino, ma è generalizzabile.
Nel documento, che per questo motivo qui alleghiamo, ci sono riflessioni sulle motivazioni per la partecipazione dei volontari alle attività delle Pro Loco, sui rapporti fra presidente e membri del comitato direttivo, sulle dinamiche che si creano all'interno del gruppo. Perchè stiamo in una proloco; il problema della leadership del presidente; la "solitudine" del presidente ...
Tanti spunti preziosi per avviare una discussione.
Leggete e scriveteci.
Caro Baldo. Ho letto che nel documento si parla anche dei rapporti, non sempre idilliaci, fra Associazione Pro Loco e Comune. Ho trovato in rete questo articolo, del giornale siciliano La Gazzetta Ionica, che si pone lo stesso problema, in particolare di quando la Pro Loco, se non si allinea alle direttive del Sindaco, viene emarginata. Ve lo allego pertanto.
Buon anno nuovo a tutti.
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Ivo Povinelli
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Re: LA PRO LOCO E' COME UN CERBERO ....

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Buongiorno a tutti. Dopo un novembre molto intenso di presentazione dei risultati attraverso il video, possiamo dire di aver 'validato' i dati della ricerca. Più difficile capire cosa possiamo farcene dell'ammutolimento che ha colpito gli spettatori. Solo 2 persone hanno pianto...
Ora tutto deve essere rimesso nella strategia di lavoro dei prossimi 3 anni!
Io sono convinto di una cosa. Mentre tutti conosciamo la nostra Pro Loco dall'interno, diamo troppo per scontato che le altre funzionino più o meno allo stesso modo.
Ivo
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Re: c'è anche un video!

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Ivo Povinelli ha scritto:Buonasera a tutti, sono Ivo del comitato UNPLI Trentino. Ringrazio Baldo per aver caricato il report della nostra ricerca. Vi suggerisco di vedere anche il video di restituzione dei risultati: è un video di 18 minuti che stiamo utilizzando per raccogliere un feedback dalle Pro Loco e per validare definitivamente i dati della ricerca.
E poi ovviamente aspetto i vostri commenti.
il link della pagina in cui è incorporato il video è il seguente:
http://www.unplitrentino.it/it/Principa ... cerca.aspx
Buona serata a tutti
Ivo
Grazie Ivo per il materiale messo a disposizione
ho letto, sul sito della vs federazione di Pro Loco, che nel mese di novembre vi sono stati diversi incontri sul territorio per discutere con le vostre Pro Loco i risultati della vs indagine. Potrebbe essere utile avere qualche feedback in proposito.
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Lettore accanito
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Re: LA PRO LOCO E' COME UN CERBERO ....

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Ho letto il report. Ci sono diverse considerazioni interessanti, su molte delle quali mi sono ritrovato, per quel po' di esperienza vissuta lavorando in pro loco.
Ogni pro loco è costituita da un gruppo di persone. Ogni gruppo, per essere considerato tale, deve agire per uno o più obiettivi, impliciti o espliciti, più o meno condivisi. Chiaro che più gli obiettivi sono chiari e condivisi dal gruppo, meglio funziona il gruppo.
Il rovescio della medaglia, evidenziato nel report, è l'instaurarsi nel gruppo di comportamenti conformistici, che tagliano fuori chi la pensa diversamente; il gruppo col tempo diventa chiuso, ci si trova bene al suo interno, ma non si riesce più ad accogliere risorse nuove, idee nuove. Ci si sclerotizza.

Ho trovato molto interessanti anche le riflessioni sulla dinamica fra il leader del gruppo, il presidente della pro loco, e gli altri del direttivo. Capita proprio così.
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