E la chiamano estate


Venerdì 13 luglio, a partire dalle ore 19:00 presso la piazzetta antistante l’Info Point Ruvo di Puglia, sarà presentata, attraverso proiezioni di immagini evocative, un’antologia di racconti epigrafata “E la chiamano estate – Quando andavamo in villeggiatura” di Valentino Losito, Consigliere Nazionale dell’Ordine Dei Giornalisti Della Puglia – Bari, edito da SECOP Edizioni. Alla presentazione, con l’autore dialogherà Angelo Tedone, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno.it. I saluti saranno affidati a Rocco Lauciello, Presidente della Pro Loco UNPLI Ruvo di Puglia nonché dell’Unpli Puglia e a Monica Filograno, Assessora alla Cultura e Turismo del Comune di Ruvo di Puglia.
Il reading è promosso nell’ambito degli interventi a sostegno della qualificazione e del potenziamento del servizio di informazione degli Info-Point turistici dei comuni che aderiscono alla rete regionale, finanziati dall’Assessorato al Turismo della Regione Puglia per il Piano Strategico del turismo, Puglia 365, in sinergia con l’Assessorato al Turismo della Città di Ruvo di Puglia e l’Associazione Pro Loco.
Il “diario emozionale”, è una raccolta di brevi aneddoti di una infanzia felice e che ha lasciato nell’autore e lascerà in ogni lettore una scia di ricordi che rendono ancora azzurro e leggero il cuore.

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Gente di Magliano

Riceviamo da Cesare Giudice, coordinatore editoriale de Il Paese, segnalazione di un’interessante mostra. Il bimestrale “Il paese”, inizialmente partito dalla Pro Loco di Magliano Alfieri, con le sue 1900 copie raggiunge i sette comuni della Sinistra Tanaro del Roero (provincia di Cuneo).
La mostra fotografica, allestita nel castello Alfieri di Magliano, si inaugura la prossima domenica 8 luglio alle 10,30 e rimarrà aperta fino al 15 agosto.

Gente di Magliano, così si intitolava un libro di fotografie di maglianesi del passato, corredato anche di notizie storiche, edito dalla Pro Loco nel 1986. A distanza di oltre trent’anni da quell’iniziativa, che ottenne un notevole successo, si è pensato di spostare l’attenzione sul presente del nostro paese, fissando in uno scatto i volti di persone che ci vivono da sempre accanto ad altre che sono arrivate a Magliano da posti anche lontani e si sono inserite nel nostro tessuto sociale apportandovi le loro specificità culturali.
Sono state ritratte persone di ogni età residenti nelle tre frazioni del nostro paese, che vanno perciò a costituire un campione rappresentativo dell’attuale popolazione maglianese: sono ritratti ambientati in un contesto famigliare e rassicurante capace di facilitare la naturalezza delle espressioni. Tutti si sono dimostrati disponibili e il lavoro è fluito regolare.
Le relative “schede” biografiche, necessariamente sintetiche, intendono solo mettere in rilievo qualche tratto caratteristico delle persone che compaiono nelle fotografie e sono segnate da una leggerezza di fondo che, in qualche caso, si esprime in osservazioni ironiche intese a suscitare un sorriso.
I promotori di questo progetto non hanno inteso operare una selezione per individuare una piccola minoranza di maglianesi più “meritevoli” di altri: la loro intenzione è di fare di questa mostra un punto di partenza, nella convinzione che il punto di arrivo, per quanto difficilmente realizzabile, dovrebbe consistere nel fotografare tutti i maglianesi, dal primo all’ultimo, per rendere l’idea di una comunità di persone che si sono trovate a vivere nello stesso luogo geografico e che formano quindi, in qualche modo, una grande famiglia. Come esistono gli album fotografici di famiglia, allo stesso modo, col tempo, potrebbe andare a prendere forma un voluminoso album di foto della famiglia dei maglianesi, rendendoci un po’ più consapevoli della nostra identità e facendoci anche sentire un po’ più vicini gli uni agli altri.
Questo si propone di essere, pertanto, solo l’embrione di un progetto più vasto, da sviluppare col passare del tempo.
Il materiale raccolto nel corso del lavoro potrebbe confluire nel progetto dell’Archivio audiovisivo di Magliano avviato dalle associazioni culturali Amici castello Alfieri e il paese (già piuttosto ricco e includente anche l’immenso patrimonio fotografico di Antonio Adriano e numerosi video amatoriali girati nel nostro paese), da collocare presso la Biblioteca civica, dove tutti potranno visionarlo.

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Ruvo sotterranea: scoprire la città dal basso

Vi incuriosiscono i tesori archeologici?
A Ruvo di Puglia è possibile visitarli.
Venerdì 29 giugno, ore 19.00, Ruvo di Puglia Sotterranea: un tour guidato nelle fondamenta della città: dalle terme romane all’ipogeo della Cattedrale
Unisciti al gruppo e guarda la città da un’altra prospettiva.

Molti di noi, che siano turisti o meno, non immaginano che sotto i propri piedi si cela una città nascosta. Una Ruvo di Puglia archeologica ricca di storie e di tesori che affonda le radici indietro nel tempo.
Se la Ruvo di Puglia a cielo aperto offre tante attrazioni e bellezze da vedere e visitare tra cui importanti musei, chiese, palazzi e molto altro ancora, quella sotterranea non è da meno e potrà raccontarvi episodi meno conosciuti, ma altrettanto interessanti. Che ne dite di un viaggio a qualche metro di profondità nei sotterranei per conoscere Ruvo di Puglia da una prospettiva nuova ed inedita?
Venerdì 29 giugno con partenza alle ore 19:00 la Pro Loco UNPLI Ruvo di Puglia promuove un tour guidato alla scoperta della città vista dal sottosuolo: l’ipogeo della Cattedrale e la Grotta di San Cleto.
Scendendo qualche metro sotto il pavimento della Cattedrale è possibile notare una straordinaria successione stratigrafica con significativi resti delle strutture precedenti: tracce di una domus romana ed i resti di pilastri circolari e cruciformi di una chiesa Altomedievale.
Invece il succorpo della Chiesa del Purgatorio si compone di due livelli sotto il piano di calpestio. Il primo livello ospita le emergenze archeologiche relative prevalentemente ad un impianto termale romano con i connessi locali tecnici; al secondo piano interrato si ammira la cisterna denominata “Grotta di San Cleto” in quanto, secondo la tradizione, era il rifugio dei primi cristiani ruvesi.
Luoghi unici, aperti in esclusiva, dove è possibile scoprire le bellezza nascosta della Città.
Insomma, se volete scoprire un’altra faccia di questa bellissima città, non perdetevi questo viaggio nei suoi sotterranei.
L’iniziativa rientra nell’ambito degli interventi a sostegno della qualificazione e del potenziamento del servizio di informazione degli Info-Point turistici dei comuni che aderiscono alla rete regionale, finanziati dall’Assessorato al Turismo della Regione Puglia per il Piano Strategico del turismo, Puglia 365, in sinergia con l’Assessorato al Turismo della Città di Ruvo di Puglia e l’Associazione Pro Loco.
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Informazioni Pratiche: il tour è gratuito, consentito fino a 25 persone; la prenotazione è obbligatoria presso l’Info Point Ruvo di Puglia della Pro Loco in via V. Veneto, 44/48, telefonando allo 080.3615419 o 080.3628428 (dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 20:00); il punto di ritrovo è in antistanza l’Info Point 15 minuti prima dell’inizio della visita guidata.

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Qui Trecenta: cinquantesimo numero

Siamo nel Polesine, provincia di Rovigo.
Il paese si chiama Trecenta, e “Qui Trecenta” è il nome del bimestrale che, a cura della Pro Loco, viene stampato per informare le famiglie su quanto capita, specie nel mondo delle associazioni. La tiratura è di 1500 copie. Il primo numero uscì nel 2010.
In occasione dell’uscita di aprile-maggio, si sono raggiunte le 50 uscite.

Così le commenta il Direttore del giornale Francesco Romani:
“N° 50! Un importante traguardo per il nostro giornalino, che con questa uscita raggiunge la cifra tonda di 50. Sono dunque 100 mesi che camminiamo insieme.
A chi ci legge, a chi ci sostiene e, perché no?, anche a chi ci ostacola, rendendo il nostro lavoro ancor più stimolante, a tutti va il ringraziamento della Redazione di Qui Trecenta.
Lavoriamo con passione, impegno e serietà, sperando di riuscire a soddisfare i nostri lettori e di raggiungere altri traguardi.
Un saluto cordiale a tutti.”

Un augurio di buona continuazione, per i prossimi 50 numeri, da parte di GEPLI.

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Perbacco! Notiziario dalle colline medicee

Perbacco!

Si, proprio col punto esclamativo. È il nome di questa testata telematica, attiva dal 2001, regolarmente registrata presso il Tribunale di Prato.
Riportiamo qui di seguito come la Pro Loco di Carmignano la presenta, sul suo sito www.carmignanodivino.prato.it

“La voglia di raccontare on line Carmignano, le sue feste e le sue bellezze nasce poco dopo l’apertura dell’ufficio in piazza Vittorio Emanuele II. Il primo sito strutturato di informazioni turistiche nasce comunque solo nel 2001: l’idea è di Walter Fortini, volontario allora assieme ad altri ragazzi e ragazze presso l’ufficio dell’associazione, il quale ha curato anche testi e programmazione.

In dieci anni le pagine sono cresciute e nel 2011 è stato deciso un corposo restyling: una nuova vesta grafica ma anche un nuovo ‘motore’ e più ‘cavalli’, per ospitare sempre più contributi multimediali ed essere al passo con i tempi nonché capaci di dialogare con le piattaforme di socialnetwork.

Il sito è anche un periodico on line registrato, con il nome di “PerBacco! Notizie dalle colline medicee di Carmignano”.

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Un’importante vetrina


E’ in corso in questi giorni, a Torino, la 31-esima edizione del Salone Internazionale del Libro.
Edizione di grande successo, con nuovi record in tema di presenza di espositori, e senz’altro anche come visitatori, in base alle presenze registrate nei primi due giorni di apertura.

 


Fra i nuovi espositori, UNPLI Piemonte ha esordito con un suo stand.

 

 

 

 


A rappresentare il mondo dell’editoria periodica delle Pro Loco, sul bancone dello stand c’erano Paese Mio, la testata organo ufficiale del comitato piemontese UNPLI, e Cose Nostre, il mensile della Pro Loco di Caselle Torinese.

Un grazie nuovamente a UNPLI Piemonte per l’ospitalità e la visibilità in questa importante vetrina.

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