Una giornata indimenticabile per la Puglia

20 aprile 2018: un giorno che rimarrà nella memoria.
Papa Francesco nel cuore dei pugliesi: sul sito Facebook della Pro Loco di Ruvo di Puglia il foto-racconto di una giornata indimenticabile.
Accreditati per seguire l’evento i nostri Antonello Oliveri, per il Rubastino, e Teresa Fiore, per Pro Loco di Puglia e Basilicata.

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Colli, piccolo cuore di seta


Sabato 21 aprile a Colli del Tronto il presidente della Pro Loco, Marco Collina, ha presentato il programma delle Giornate Bacologiche 2018.
“Siamo il solo museo dedicato al baco da seta di questo territorio che un secolo fa lavorava tutto intorno all’allevamento del prezioso insetto – ha dichiarato Marco Collina. Non solo stiamo facendo ogni sforzo per potenziare il percorso espositivo, ma anche per tessere una rete di contatti con analoghi musei italiani”.
L’iniziativa verrà realizzata in collaborazione con l’Istituto di Storia di Ascoli Piceno e con il Comune di Offida che proporranno delle manifestazioni autonome: infatti il 5 maggio verrà riproposto in Ascoli il tour degli stabilimenti bacologici, “LE RUE DELLA SETA”, che tanto successo ha riscosso lo scorso anno; e il 12 maggio in Offida si terrà a battesimo un’analoga “passeggiata”.

Dopo quasi un secolo , i bachi da seta tornano nella bigattiera Panichi, presso la sede della Pro Loco, dove rimarranno per tutto il tempo necessario affinché compiano il loro ciclo . Con l’occasione, parte l’iniziativa “bussa con i piedi ” ! Venite a visitare i bacolini negli orari di apertura della sede pro loco (tutti i giorni 9/12 – 16/18 escluso sabato pomeriggio e domenica ) e bussate con i piedi perché le mani devono essere impegnate nel portare le foglie di gelso, cibo necessario per i bacolini.

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Raccolta 5 per mille: i risultati del 2016

Sono disponibili on line gli elenchi per la destinazione del 5 per mille con i numeri relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nella propria dichiarazione dei redditi. Le liste degli ammessi e degli esclusi, insieme agli importi attribuiti agli enti che hanno chiesto di accedere al beneficio, sono consultabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione “5 per mille”.
Ad accedere al 5 per mille 2016 sono stati circa 49 mila enti, tra volontariato, ricerca sanitaria e scientifica, associazioni sportive dilettantistiche, e 8.096 Comuni. Gli elenchi pubblicati sono suddivisi in base alle categorie ammesse: enti del volontariato, ricerca scientifica, ricerca sanitaria, Comuni e associazioni sportive dilettantistiche. In testa fra gli enti beneficiari, il mondo del volontariato, con 40.742 enti; a seguire le associazioni sportive dilettantistiche (7.698), gli enti impegnati nella ricerca scientifica (418) e quelli che operano nel settore della sanità (108).

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Primi per tiratura

Ecco i giornali, nati nel mondo pro loco, con le tirature più elevate:

Magenta Nostra, mensile di Magenta (MI), 11.500 copie
Pro Cittadella, trimestrale di Cittadella (PD), 8.000 copie
Il giornale di Bastia, trimestrale di Bastia Umbra (PG), 8.000 copie
Arcobaleno d’Italia, trimestrale dell’UNPLI nazionale, 7.000 copie
Il Corniglianese, mensile di Cornigliano (GE), 6.000 copie
Terralba Ieri e Oggi, semestrale di Terralba(OR), 6.000 copie
La nuova rusgia, trimestrale di Cameri (NO), 5.000 copie
A20, mensile di Arzano (NA), 4.000 copie

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Il carciofo più buono che c’è


In questo fine settimana lo svolgimento di questa sagra, ormai di rilevanza nazionale. Lo dimostra la presenza di numerosi stand in arrivo da altre regioni. Vogliamo citarne due, che saranno presidiati da Pro Loco che hanno scritto la storia di Gepli: dal Friuli, la Pro Loco di Spilimbergo, che porta a Ladispoli vini e prosciutti del suo territorio; a rappresentare il Piemonte, la Pro Loco di Caselle Torinese, che propone il suo salame di turgia, e tanto buon barbera.

Qui di seguito la storia della Sagra del carciofo romanesco, raccontata dalla Pro Loco di Ladispoli:
La Sagra del Carciofo Romanesco nasce nel 1950 con l’obiettivo di rilanciare Ladispoli, così i fondatori della neonata Pro Loco mentre discutevano nella trattoria ‘’La Tripolina’’ ebbero la brillante idea di sfruttare il prodotto tipico locale: il carciofo. Ortaggio particolarmente diffuso nelle campagne locali e considerevolmente apprezzato.
Infatti in quell’anno, il giorno 2 aprile, si svolse la primissima sagra del carciofo Romanesco, la quale riscosse talmente tanto successo da attirare l’attenzione della stampa, aumentando il turismo e incrementando la crescita commerciale del paese, ciò aprì alla popolarità di questa manifestazione i mercati del nord come: Firenze, Padova, Bologna e Verona che iniziarono a richiederne grandi quantitativi. Ora questa sagra si presenta come una manifestazione fieristica di tipo commerciale e gastronomico. Si tratta della più antica kermesse a livello mondiale dedicata a questo ortaggio che vanta oltre quaranta tentativi di imitazione. L’intento originario, rimasto immutato per tutte le successive edizioni della sagra, era quello di divulgare e far conoscere nel territorio circostante questo ortaggio, le sue virtù e allo stesso tempo promuovere Ladispoli oltre i suoi confini.
La sagra ha cadenza annuale e la sua data è fissata in base al calendario agricolo e alla raccolta dei carciofi; normalmente si svolge nel mese di aprile seguendo di poco le festività pasquali. La manifestazione dura tre giorni, dal pomeriggio del venerdì, con l’arrivo dei primi espositori, alla domenica sera, quando si svolge la cerimonia di chiusura con grandi spettacoli pirotecnici. Da ormai molti anni la sagra è anticipata da una manifestazione di carattere gastronomico che prende il nome di “Bi-Settimana Gastronomica”. Durante questa iniziativa i migliori ristoratori della città propongono diversi menu a prezzo fisso a base esclusivamente di carciofi, dall’antipasto al dessert.
Per la gioia di tutti gli appassionati di enogastronomia di eccellenza, nel 2001 la sagra si è distinta per due eventi fondamentali che le hanno dato caratteristiche di assoluto prestigio: in primo luogo la sagra è divenuta fiera nazionale grazie alla partecipazione nelle passate edizioni di un numero sempre crescente di espositori provenienti da tutta Italia; in secondo luogo nel novembre dello stesso anno al Carciofo Romanesco è stata attribuita la denominazione IGP. Oggi la Sagra del Carciofo è diventata un appuntamento fisso con le tradizioni ed il folklore ed è il biglietto da visita della nostra cittadina non solo in Italia ma anche all’estero.
Dal sito www.prolocoladispoli.it

Infine, il link al filmato“Vulcani e carciofi: perché siamo così speciali” in cui Claudio Nardocci ci spiega il legame fra la geologia del suo territorio e questo gustoso ortaggio.
https://www.facebook.com/claudio.nardocci/videos/1924230507618725/?hc_ref=ARTPlrV9HbPnPXC1Tp-9BL5PLpNcYZt_p8usd8mZK4L5wghDbzXyshf9whzuxI8PYCc

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Cameri contadina

Domenica 29 aprile, a Cameri (No), la manifestazione Cameri Contadina, passeggiata enogastronomica lungo le vie del paese.
Il percorso a piedi segue il tracciato della “rusgia”, l’antico canale a cielo aperto che attraversa il paese e da cui ha preso anche il nome la rivista trimestrale edita dalla Pro Loco di Cameri.
Il percorso della passeggiata si snoda lungo le vie del centro storico, partendo da Piazza Dante, la piazza al centro di Cameri, dove per l’intera mattinata sarà allestita una piccola mostra a cielo aperto su macchine agricole del passato e una rassegna di modellistica di macchine funzionanti.
I luoghi e monumenti di interesse culturale saranno presentati da guide locali volontarie, che intratterranno piccoli gruppi di 8-12 persone con partenza dalla piazza alle ore 11, a cadenza di 10 minuti partendo dal gazebo dell’Associazione Turistica Pro Loco di Cameri.
Sono previste soste culinarie in diversi punti del percorso. Per l’aperitivo\antipasto si deve attendere di arrivare alla Roggia sita in via Diaz che congiunge con via S.Francesco. Questi viene servito in piedi ed a piccoli gruppi. Il primo piatto sarà servito presso l’area mercato. Il secondo piatto ed il dolce saranno serviti all’arrivo dei gruppi presso l’area esterna della biblioteca.

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