Nostalgia di un centro storico vivo e di un corso affollato. Sarebbe bello veder rialzarsi le serrande e tornare a fare le vasche.
Ne scrive, nell’editoriale del numero di febbraio, il direttore del bimestrale di Ferentino Frintinu Me, Aldo Affinati
“Centro storico da ridestare, da ripopolare estimolare. Quanta melanconia dei tempi andati a Ferentino…Chissà, con l’aiuto di tutti è possibile. Non è facile, ma bisogna lavorarci. Dovranno farlo anzitutto gli amministratori cittadini” così inizia l’editoriale.
Parlando di manifestazioni ed eventi, un evento lo è stato
anche la mattinata del 6 aprile al Centro Congressi del Sacro Volto di via
Borgaro a Torino.
Alla manifestazione erano invitati i rappresentanti delle 1073
Pro Loco del Piemonte associate a UNPLI Piemonte, organizzate in 8 Comitati
Provinciali e che contano su 105.736 soci.
Erano inoltre invitati, tramite UNCI, i sindaci dei 1180
comuni piemontesi.
Hanno introdotto i lavori Giuliano Degiovanni, presidente di Unpli Piemonte e vicepresidente
nazionale, e Alberto Avetta,
presidente di Anci Piemonte.
Sono seguiti i saluti di Sergio Chiamparino, governatore della Regione Piemonte, Franca Biglio, presidente ANPCI e Marco Bussone, presidente nazionale
UNCEM.
Gli interventi tecnici, ad illustrazione delle varie parti
in cui si suddivide il manuale, sono stati tenuti da:
Piercarlo
Fabbio La sicurezza nella
manifestazioni Pro Loco come valore aggiunto
Marco
Odasso Le competenze del
Comune: obblighi ed opportunità
Carlo
Torretta Ruoli e sicurezza
sul lavoro: quale dimensione per presidenti e volontari?
Enrico
Ramassa Il rischio e il bisogno:
la valutazione a 360°
Luca
Bernardi Il modello di
valutazione del rischio: un metodo per inquadrare l’evento
Paolo
Giraudi Apprestamenti
temporanei nelle manifestazioni: dai palchi ai carichi sospesi
Roberto
Andriollo Nozioni su impianti ed
apprestamenti tecnologici
Fabrizio
Ricciardi Responsabilità e
Assicurazioni: un percorso di tutela per le Pro Loco
Moderatore degli interventi il giornalista Efrem Bovo.
È seguito, a chiusura dei lavori della mattinata, un ricco
pranzo a buffet a cura delle Pro Loco piemontesi.
In Piemonte ci sono circa 1180 comuni. A parte Torino e altre 5 città, che superano i 50.000 abitanti, gli altri comuni sono cittadine e paesi di minori dimensioni. In queste realtà operano oltre un migliaio di associazioni Pro Loco, che ogni anno organizzano circa 6.000 manifestazioni.
Districarsi nel dedalo di norme e regolamenti necessari per la realizzazione di una manifestazione non è mai semplice: oggi, ad aiutare Pro Loco e amministrazioni comunali arriva il “Manuale di Buone Pratiche. Come organizzare in sicurezza eventi e manifestazioni”, realizzato da Unpli Piemonte con una commissione tecnica specializzata coordinata dal segretario generale Eleonora Norbiato ed il sostegno di ANCI Piemonte. Presentato a Torino nella mattinata di mercoledì 27 marzo a Palazzo Lascaris, il Manuale sarà ufficialmente disponibile dal prossimo 6 aprile. In tale data, alle ore 10, al Centro Congressi Santo Volto di Torino, in via Borgaro 1, UNPLI Piemonte presenterà il Manuale di Buone Pratiche ai sindaci dei comuni del Piemonte, tutti invitati, e alle oltre mille Pro Loco associate a UNPLI Piemonte.
“Una risorsa– spiega Alberto Avetta, presidente di ANCI Piemonte – che non ha pretese di carattere normativo ma si rivela incredibilmente utile per le amministrazioni, soprattutto nelle piccole realtà, che propongono manifestazioni rilevanti e di pregio, fondamentali non solo perché radicate nella tradizione ma anche per la buona economia locale che suscitano. Con questo manuale – prosegue – vogliamo fornire uno strumento che aiuti l’applicazione delle norme per tutelare la sicurezza nelle manifestazioni, aggiungendo un approccio professionale a quanto già fatto in passato”.
Un lavoro che ha coinvolto tecnici ed esperti, come spiega il presidente di Unpli Piemonte, Giuliano Degiovanni, che racconta come il manuale sia “una soluzione, che può essere certamente implementata, ma che mancava. All’indomani del decreto Gabrielli e delle circolari uscite in materia di sicurezza, infatti, la realtà si è fatta difficile per Pro Loco e piccoli comuni: le regole erano facilmente applicabili nelle grandi realtà, ma si traducevano, nelle piccole, in ostacoli spesso insormontabili. Insieme ai comuni e con l’aiuto di esperti e professionisti abbiamo lavorato per fornire linee guida, gettando le basi di quella che spero possa essere un’alleanza futura: una collaborazione per la salvaguardia di un bene comune”.
Un manuale che nasce quindi in Piemonte, ma che potrebbe diventare un utile riferimento anche per altre regioni.
Sembra che il Politecnico di Milano abbia nelle settimane scorse confermato, nella contesa tra il Campanile di Mortegliano (UD) e il Torrazzo di Cremona, che è il primo, con i suoi 113,20 metri, a prevalere sul secondo, che si ferma a 112,27.
Dal sito di Friuli Venezia Giulia Turismo un articolo di Anna Maria Ometto racconta l’esperienza emozionante di viaggio nel campanile più alto d’Italia:
Ricordiamo che sarà la Pro Loco di Mortegliano con il suo giornale L’Ape ad ospitare nel fine settimana del 15-16 giugno prossimi l’ottava edizione dell’Incontro Nazionale dei Giornali di Pro Loco.
Anche quest’anno, per Carnevale, la Pro Loco di Monfalcone si fa editore e fa uscire il numero unico, annuale, de La Cantada , rivista umoristico-satirica, in dialetto bisiàc, sui personaggi e i fatti della Bisiacarìa.
La rivista, giunta quest’anno all’edizione numero 64, oltre che distribuita gratuitamente ai soci pro loco, è in vendita in edicola.
Chi che no la ciol, no xe vero bisiac!
E per chi non è di quelle parti e non sa cos’è il bisiac e la Bisiacaria, ci viene in soccorso Wikipedia:
La Bisiacaria è la denominazione attribuita ad una zona meridionale della provincia di Gorizia. Può essere inclusa in un immaginario triangolo avente per lati il golfo di Panzano, il fiume Isonzo dalla foce a Sagrado e il limite occidentale dell’Altopiano Carsico. Questo territorio trova una sua definizione più dal punto di vista linguistico che quello geografico: è l’area in cui si parla il dialetto bisiacco, una particolare variante del veneto.
Fra poco è l’8 marzo. Qui in evidenza le testate, fra quelle seguite da GEPLI, dirette da un direttore al femminile. C’è ancora molta strada per la parità, se sono solo 8, a fronte di oltre 60 giornali.
Eccole, procedendo da sud a nord:
Bianca Desideri, per A20 di Arzano Patrizia Forlani, per ARCOBALENO d’ITALIA, UNPLI Nazionale Rossana Ragionieri, per IL SEGNO DI EMPOLI Cristina Turchet, per DIMENSIONE PROLOCO FONTANAFREDDA Germana Cabrelle, per PRO CITTADELLA Paola Pilotto, per IL GUADO DELL’ANTICO MULINO di San Pietro in Gu Valeria Verri, per IL PAIS D’LU, di Lu Monferrato Grazia Novellini, per IL PAESE di Magliano Alfieri
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