Liberi di scrivere

Dal numero di maggio del mensile Il Corniglianese, edito dalla Pro Loco genovese di Cornigliano e giunto al suo settimo anno di vita, riportiamo l’editoriale del direttore Enrico Cirone:

Una passione, la nostra, di chi scrive sui giornali, che non ha mai reso molto sul piano dei rientri economici nostri e degli editori e che nell’ultimo ventennio è stata fonte, per loro, di perdite colossali, ma che evidentemente valeva molto di più di quel che appare nei buchi dei bilanci della stampa. Spiego. Possedere un giornale vuol dire un indiscutibile beneficio che può valere un sanguinoso sacrificio economico. Perché? Perché puoi fare pressione, ingaggiare battaglie, stimolare l’opinione pubblica sui temi del giorno che stanno a cuore… ma a chi? Ma ai tuoi affari, ovviamente. Serve per tacitare le ombre dei tuoi business. Insomma: il quarto potere è servito à la carte. Sì, alla carta, nel senso: del quotidiano e degli interessi dell’editore. Ecco che conta a tal punto da sopportarne i pesanti deficit, pur di appoggiare i suoi interessi concreti. È questo il filo che collega tutti i padroni di un’editoria drogata. Nel nostro settimo anno posso garantire che, oltre al piacere e alla voglia di stare insieme, nessun bilancio toglie qualcosa alla nostra libertà di aggiornarvi. Chiamatela come volete. Chiamatela semplicemente ‘libertà’. Di scrivere, e di lèggere.”

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